INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO
Riproposizione dell'intervista de
"Il Savilglianese" - 08 Aprile 2014
Chi è Stefano Biondi?
Sono nato a Cesena, in Romagna, classe ’78. Mi sono trasferito a Genola nel
‘93, all’età di 15 anni, e ho proseguito gli studi al liceo scientifico Arimondi
di Savigliano. Genola mi ha presentato Cristina, a cui sono legato da 17 anni. 15 anni fa
ci siamo sposati, abbiamo due figli Giacomo (15) e Pietro (4). Durante i primi anni di matrimonio ci siamo divisi tra casa, lavoro e
studio, cercando entrambi di realizzare i nostri sogni; e così mentre lavoravo
come operaio alla Michelin di Fossano ho frequentato la facoltà di Architettura
a Mondovì. Da 11 anni sono architetto e svolgo la libera professione, occupandomi di
progettazione e urbanistica, in collaborazione con lo studio Architetti
Associati di Saluzzo. Sono membro di diverse
commissioni edilizie e paesaggistiche (Genola, Sanfront e Pontechianale).
Che cosa l’ha spinta a candidarsi?
Cosa mi ha spinto? Motivazioni e determinazione. In Italia stiamo
attraversando un momento complicato. Stiamo spendendo tempo e parole
sull’anti-politica, che di fatto non esiste: in realtà siamo tutti alla ricerca
della “buona politica”, ne abbiamo bisogno. Da italiano, da giovane professionista e da genitore sento che ora tocca a
noi, alla mia generazione; penso che quando la chiamata arriva, come nel mio
caso, abbiamo il dovere di metterci in gioco, per noi stessi, per i nostri
figli. Il 900’ ci ha insegnato che non basta “fare”, ma che dobbiamo
riappropriarci dei giusti valori e guardare al futuro più responsabilmente, da
un punto di vista etico, imparando a gestire la libertà individuale nel
rispetto degli altri. Sono un architetto e per definizione credo in “…quell’idea folle che si
possa davvero cambiare il mondo”(Renzo Piano).
È alla sua prima esperienza amministrativa?
Si, sono alla prima esperienza. Ho tanto da imparare, anche se ho avuto la fortuna, grazie al mio lavoro, di dedicarmi spesso alla politica (politica, dal greco polis, città).
Non si trovava rappresentato dai due
schieramenti attuali?
In questi ultimi 10 anni ho collaborato con continuità con le
amministrazioni comunali. Ho buoni rapporti con i componenti di entrambi gli
schieramenti, che mi hanno permesso di ricoprire un ruolo consultivo in modo
autonomo e al di sopra delle parti. Mi sento più rappresentato dall’attuale maggioranza, con la quale in questi
anni si è stretto un rapporto di reciproca stima e fiducia. L’idea della mia
candidatura è nata proprio da alcuni membri di questo schieramento, che
condividono l’auspicio del sindaco G. Capello di lasciar posto ai giovani. Con
loro ho deciso di intraprendere questo percorso. Non avrei accettato di
ricoprire la carica di sindaco senza l’apporto di queste persone, con
esperienza alle spalle. Oggi sembra andare “di moda” solo il giovane, ma
ritengo che portare avanti quanto di buono il passato ci ha lasciato disegni
una strada più responsabile.
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