CONFRONTO PUBBLICO TRA I CANDIDATI SINDACI

Giovedì 15 maggio, presso il salone del complesso "Finestra sul Castello", si è svolto il confronto tra i 3 candidati sindaci: Biondi, Casu, Morelli. 
La serata, dal titolo "Genola: Progetti per il domani" è stata promossa da un gruppo di Associazioni di Genola, con l'obiettivo di offrire alla popolazione un'occasione di confronto sui programmi dei tre candidati, per favorire l’opportunità di una partecipazione consapevole al voto. Moderatore della serata: Dr Silvio Crudo.

Diamo la possibilità a tutti coloro che non hanno potuto partecipare di poter leggere le nostre risposte. Le diverse Associazioni ci hanno posto 8 quesiti, riferiti in particolare alle tematiche sociali. Di seguito trovate domande (in ROSSO) e relative risposte.




Un primo momento (5 minuti a candidato) per
la presentazione di sé e dell’idea forza del programma della lista.

Per cominciare Buona Sera a tutti Voi! Grazie della Vostra presenza. Grazie dell’invito alle Associazioni che hanno organizzato la serata. Questo secondo “grazie” un po’ mi fa sorridere, perché con ‘sta serata ci avete fatto proprio un bello scherzetto!!! Però il grazie ve lo porgo: come tanti concittadini penso che abbiamo bisogno di più partecipazione, quindi ben vengano queste iniziative, la strada è questa!

Mi presento. Stefano Biondi, classe ’78, 36 anni. Nato a Cesena, in Romagna. Genola mi ha adottato nel ’93 (21 anni fa). Mi sono innamorato prima di questo paese e subito dopo di una genolese DOC, Cristina (insegnante, penso la conosciate). Siamo ormai insieme da 18 anni, in pratica metà della mia vita; quest’anno saranno 16 anni di matrimonio! Con lei ho messo radici a Genola, abbiamo 2 figli, Giacomo (15) e Pietro (4), grazie ai quali ho l’opportunità di avvicinarmi alla realtà delle scuole, del calcio, della parrocchia.
Sono architetto, il sogno di una vita, libero professionista. Mi sono laureato 11 fa a Mondovì, lavorando contemporaneamente per 5 anni alla Michelin di Fossano, come operaio sui turni, mentre prendeva forma la nostra nuova famiglia. Anni sofferti? Vi assicuro di no! Anni fantastici! Questa palestra ti dà un senso della misura che non ha prezzo. 
Chissà quanti di voi mi conoscono e in che modo?! Capisco che valutare le mie competenze e il mio carattere in poco tempo non è cosa facile. Prima di accettare l’invito alla candidatura di sindaco ho consultato molte persone del paese, soprattutto quelle con cui sono cresciuto, con le quali nel tempo ho condiviso delle esperienze. Secondo tanti ho le carte in regole per questo ruolo, e per quanto mi riguarda la cosa non mi spaventa, ormai agli scherzi della vita ho fatto il callo… affronto le novità con spirito, con serenità, umilmente. Sono carico, sono determinato.

Ma il discorso non può e non deve esaurirsi intorno alla mia figura. Qui nessuno è un fenomeno. Al mio fianco ho una squadra veramente forte. Questo gruppo è un concentrato di competenze, capacità, buon senso e umanità. Siamo riusciti a dosare la giusta quantità di esperienza con il necessario apporto di novità. Abbiamo composto una lista con figure in grado di coprire le aree necessarie per condurre il mandato dei prossimi 5 anni.
Tra i nuovi arrivi ci sono persone abituate a lavorare per il paese, a partire da me, animatore Estate Ragazzi e Membro Commissione Edilizia (10 anni); c’è Piero Aimetta (pensionato, dottore in volontariato!), c’è Anna Pettè (insieme a me con gli Estate Ragazzi, catechista), ci sono Paolo Canale e Flavio Gastaldi (22 anni, due giovani lavoratori, due attivisti della Pro Loco).
E poi abbiamo l’esperienza e la continuità di un pezzo dell’amministrazione uscente.
Gli assessori: Matteo Ceirano (bilancio), Davide Origlia (politiche sociali), Enrico Abrate (urbanistica), I consiglieri: Daniela Brandani e Marilena Dompè
Il vice sindaco: Lorenzo Tosco, ultimo non per importanza; in lui penso di trovare ciò che in questo momento non posso ancora avere, il rapporto con il paese, la conoscenza delle persone e quel buon senso che non sempre a scuola s’impara.

Sul programma non mi dilungo: è scritto e divulgato in tutte le salse, inoltre stasera avremo modo di approfondirne alcuni aspetti.
Grazie.


esposizione di n. 8 domande a tema
con risposte contenute in 3 minuti a candidato

1- Una delle specificità del Comune di Genola è rappresentato dall’elevato tasso di natalità e quindi dalla bassa età media della popolazione ( tra la più basse del Cuneese). Questo significa molti bambini e molti giovani. Una situazione che ci spinge a porvi domande su due questioni specifiche, diverse tra di loro:
Il primo è quello del rapporto con la scuola che in tutti gli ordini, a partire da quella per l’infanzia, risulta negli ultimi anni in costante crescita.
Voi avete qualche idea per la valorizzazione della scuola e per il suo coinvolgimento nella vita della città ?

Il secondo riguarda l’avviamento al lavoro.
Nell’ambito delle competenze comunali, immaginate qualche forma di sostegno nell’accompagnamento e per l’avviamento al lavoro ?


SCUOLA
Ci sono tantissime iniziative che potremmo sperimentare o ripetere in sinergia con le scuole: dall’educativa di strada a quella alimentare, dagli orti didattici ai concorsi letterari o artistici, e così via… Ne parleremo con gli insegnanti, compatibilmente con i loro programmi
In particolare ci piacerebbe proporre un progetto che coinvolgerebbe da vicino l’amministrazione, il Consiglio Comunale dei Ragazzi (esperienza presente in Comuni a noi vicini), inteso come esperienza di educazione alla vita pubblica.
Per educare i giovani alla vita sociale e democratica occorre fare esperienze autentiche di vita sociale democratica!
I nostri ragazzi non sono solo futuri cittadini, ma sono già attori sociali. Vorremmo coinvolgerli in forme di cittadinanza attiva per sviluppare il senso di responsabilità, per creare relazioni positive e di fiducia con la realtà del territorio. Oggi educare alla cittadinanza è un obiettivo e una priorità della scuola italiana, un percorso indicato dalle linee guida del Ministero dell’Istruzione.

Molto in questa direzione è stato fatto in questi ultimi anni, anche oltre i confini della scuola, grazie ad una buona progettualità nata dalla collaborazione tra l’amministrazione Comunale (in particolare l’assessore Davide Origlia) con il Monviso Solidale, l’associazione “In Cortile”, il PLG (Piano Locale Giovani – Provincia di Cuneo) e le altre realtà locali. Un esempio su tutti: il progetto G&G (Giovani e Genola). Desideriamo continuare sulla strada intrapresa e se possibile migliorare.


LAVORO
Riguardo al tema dell’avviamento al lavoro, per rimanere ancora sul discorso delle scuole, sarebbe interessante collaborare con la scuola media già in fase di orientamento alla scelta della scuola superiore, favorendo occasioni di incontro tra studenti e mondo del lavoro. 
Sui giovani e il mondo del lavoro vi riporto le azioni previste dal nostro programma:
- Favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro tramite borse di studio e stage e agevolare l’incontro tra giovani ed aziende.
- Utilizzare il servizio civile retribuito, come opportunità lavorativa ed esperienza di maturazione della propria coscienza civica e come risorsa per il Comune.
- Istituire un bando di concorso dedicato ai giovani che intendono sviluppare un progetto o una tesi di laurea rivolti al Comune di Genola, per dare l’esempio noi amministratori per primi, perché il loro lavoro venga ricompensato e divulgato.


2- Un’altra caratteristica di Genola è quella di essere interessata ogni anno da un elevato movimento migratorio sia in entrata che in uscita. Questo fa si che ogni anno la popolazione di Genola si rinnovi per il 5-6% dei suoi abitanti (in minima parte stranieri). Il problema della integrazione e della accoglienza di nuove famiglie residenti è dunque una questione che si pone con forza.
Voi ipotizzate qualche iniziativa in questo senso?


ANALISI
Certamente il dato di cui stiamo parlando è abbastanza significativo, un 5-6 % fa riferimento a circa 150 persone. Il problema è che queste persone non rientrano in una categoria ben definita. Penso sia abbastanza condivisibile, se non ovvio, che sarebbe interessante inventare qualche iniziativa, trovare nuove forme di accoglienza. In questo certamente le associazioni potrebbero venirci incontro, con progetti mirati a seconda del tipo di persone a cui dobbiamo riferirci.

COSA FARE
Mi sono chiesto cosa noi amministratori in concreto potremmo fare, e penso che il nostro compito potrebbe essere quello di creare le premesse perché le dinamiche di integrazione prendano piede. Intendo la possibilità di condividere a monte, con i residenti, i movimenti in entrata e in uscita. Siamo di fronte ad un flusso dinamico e continuo, dobbiamo utilizzare nuovi mezzi di comunicazione, come abbiamo previsto nel programma, un nuovo modo di essere comunità.

ESEMPIO
Prendiamo d’esempio la comunità cristiana cattolica e la sua capacità di accogliere e coltivare la propria gente (e non solo quella!) Penso che basterebbe davvero poco per estendere l’esperienza cattolica alla realtà comunale.

IN CONCRETO
Attraverso i nuovi canali di comunicazione (così come avviene per l’affezionato “bollettino” per intenderci…) con una parte web istituzionale più “social”, si potrebbe dare spazio ai nuovi residenti, presentarli alla popolazione, concedere loro la possibilità di pubblicare una foto, indicare una professione, manifestare un interesse, in modo da creare un primo presupposto per l’incontro.

Ma il nostro è un disegno più ampio che vuole coinvolgere TUTTA la popolazione, non solo la minoranza dei migranti: siamo nell’era del “condividi”.
Tutti noi potremmo utilizzare questo strumento per ricordare e salutare un nostro caro che ci ha lasciato, per accogliere la nascita di un bimbo, per condividere un matrimonio celebrato in municipio. Proprio come avviene nella realtà parrocchiale. In quest’ottica il “bollettino parrocchiale” e le “pubblicazioni comunali” potrebbero tranquillamente operare in piena sinergia.

Tornando al tema dell’integrazione, credo che con queste premesse potremmo favorire il nascere di nuovi progetti di sviluppo della comunità, eventi, feste a tema… A tal proposito voglio ricordare che a Settembre abbiamo in programma la Festa dell’Amicizia e la Cena Multietnica, che rappresentano già due esempi di momenti di aggregazione in questa direzione.


3-  Le competenze di una Amministrazione comunale possono incidere in vari  modi sul tema della disabilità. Da quello delle strutture (es. riduzione delle barriere architettoniche), ai servizi di sostegno nella scuola, all’assistenza ai disabili e alle loro famiglie a domicilio o in centri specializzati. Ma il tema che li riassume tutti, per una Comunità, ci sembra essere quello della disponibilità a valorizzare la disabilità e quanti se ne occupano. Genola al riguardo è anche sede di associazioni che promuovono la pratica sportiva per disabili.
Per questa categoria di persone, per il coinvolgimento delle famiglie e delle associazioni che se ne occupano pensate a qualche progetto?


PROGETTI STRUTTURALI
Per quanto riguarda i progetti strutturali sappiamo (più o meno tutti) quanto lavoro ci sia ancora da fare per il superamento delle barriere architettoniche. In questi anni è stata sistemata la scuola media. Ora abbiamo iniziato a concentrarci della scuola elementare. Nel nostro programma prevediamo anche interventi sui percorsi e la viabilità.

DISABILITA’: ANALISI
Riguardo la valorizzazione della disabilità direi che se non ci fosse un’associazione che se ne cura … sarebbe interessante inventarla! Da questo punto di vista la nostra è una bella realtà, data la presenza dell’Associazione Vivalda e dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), ma non solo, essendo che le altre associazioni presenti svolgono comunque un ruolo attivo con le famiglie, i giovani o gli anziani e possono quindi favorire le une le altre.
E’ difficile per un’amministrazione parlare in termini di progetto, dato che per i progetti ci sono specifiche figure professionali che se ne occupano. Abbiamo le associazioni che ci possono facilitare, eccome, nell’individuare gli orientamenti progettuali.

IN CONCRETO
Vorrei di nuovo arrivare al concreto. Quello che sarebbe davvero interessante è fare emerge ulteriormente la realtà delle nostre associazioni. Si parla spesso della centralità di Genola all’interno del territorio provinciale. Qui siamo di fronte a tematiche che a volte sono di coinvolgimento e richiamo addirittura internazionale, se si pensa ad esempio all’ambito sportivo. Quindi perché non creare eventi di forte richiamo? Perché non concentriamo le nostre strutture, le nostre associazioni, la nostra capacità di gestire eventi per accogliere giornate dedicate alla disabilità? 
In questo sicuramente l’amministrazione può giocare un ruolo attivo e determinante. Se (e solo se) creiamo insieme buoni progetti, di sicuro la mia amministrazione sosterrà questo tipo di iniziative.


4-  Genola è ricca di iniziative e di strutture a favore della popolazione anziana: dal Centro anziani di P.za Tapparelli, all’AVO che opera nella Casa di Riposo, al servizio sociale e domiciliare, alla Casa di riposo stessa (per la quale è stata discussa di recente in Consiglio comunale un progetto di ristrutturazione).
Le domande in proposito sono due:
-  immaginate un intervento diretto del Comune in alcuni di questi ambiti ?
quali sinergie immaginate di promuovere tra i vari soggetti che si occupano di questa categoria di persone?


Il quesito inizia dicendo “Genola è ricca di iniziative e di strutture a favore della popolazione anziana”, quindi direi intanto di cercare di mantenere quantomeno il livello attuale.

POPOLAZIONE ANZIANA
Il pensiero ovviamente va alla Casa di Riposo, per la quale dobbiamo definire il bando di affidamento della gestione (che si prenderebbe in carico anche i costi della ristrutturazione). Stiamo parlando all’incirca di 50 Ml di Euro. Sarà determinante formulare un bando ben strutturato in maniera tale che sia possibile reperire sul mercato operatori affidabili e in grado di sostenere queste cifre.
Per quanto riguarda l’AVO vogliamo continuare a sostenere il lavoro svolto dai volontari presso la casa di riposo, mettendo a disposizione strutture e attrezzature comunali (come da Programma).
Ci piacerebbe inoltre, con l’introduzione della Tasi e della deducibilità dell’imposta, attuare una tassazione più equa a favore delle classi sociali più in difficoltà, tra cui buona parte della popolazione anziana.

SINERGIE
Tornando al quesito, si diceva: quali interventi e quali sinergie?
Difficile in questo ambito pensare ai primi senza generare le seconde.
Quindi partiamo dalle sinergie.
E’ necessario, secondo noi, fare a monte una mappa dei bisogni sociali, una specie di elenco delle priorità. Questo credo sia il compito dell’amministrazione, creare sinergia, appunto: coordinare tutte le realtà, dalle associazioni ai consorzi, per tracciare una strada condivisa. Di lì partiranno i progetti!

ESEMPIO CONCRETO
Questo modo di operare in sinergia è stato di recente sperimentato (nello specifico dall’assessore Davide Origlia) con la Consulta G&G (Giovani e Genola), per progetti rivolti ai giovani. La stessa cosa si potrebbe fare riguardo la popolazione anziana.

Ma, riflettendo in questi giorni, direi di puntare ad un vero e proprio COMITATO DI COORDINAMENTO per le politiche sociali, formato dai rappresentanti di tutte le associazioni, da un delegato dell’amministrazione comunale, dal consorzio M.S. e da tutti gli attori chiamati in causa. Potremmo metterlo in piedi subito all’insediamento del nuovo mandato, in modo da arrivare a Settembre 2014 con le idee chiare per lanciare i progetti. Il lavoro di squadra favorirebbe anche l’accesso ai finanziamenti!


5-  Un altro ambito in cui a Genola  esiste una pluralità di iniziative e di strutture è quello sportivo con attività che interessano varie discipline.
Avete in progetto nuovi impianti sportivi? 
Quale forma intendete dare alla gestione di quelli esistenti e per la loro manutenzione ?


FINANZE
Con le attuali restrizioni di bilancio dovute al patto di stabilità, che dal 2013 ha interessato anche il nostro Comune, risulta difficile prospettare nuovi investimenti in impianti sportivi. Addirittura, secondo la vigente normativa, risulta difficile anche solo sostenere le spese di manutenzione degli stessi.

MANUTENZIONE
La nostra intenzione, per il prossimo mandato, è quella di mantenere l’esistente. 
Vorrei sottolineare come Genola, rispetto al panorama che ci circonda, sia comunque una bella realtà, se non altro in termini di strutture: bocciofila, palazzetto dello sport, 3 campi da calcio in erba, in campetto sportivo con manto sintetico, oltre alla palestra delle medie utilizzata dalla comunità in orario extra-scolastico.
Abbiamo previsto interventi di manutenzione sull’impianto sportivo di via San Rocco: nelle opere di urbanizzazione dell’area residenziale adiacente è stata richiesta la messa in sicurezza del campetto, tramite la realizzazione della recinzione.

RISPARMIO
Vorrei continuare la strada intrapresa, già dal 2013, dall’attuale amministrazione, sul contenimento delle spese di gestione e manutenzione, e in questo devo dare atto all’assessore Matteo Ceirano delle sue capacità e del grande impegno profuso.
Grazie anche al coinvolgimento di un gruppo di volontari genolesi, che ha svolto la manutenzione dei tre campi sportivi, con l’utilizzo delle attrezzature e dei macchinari messi a disposizione dal Comune, abbiamo ottenuto un risparmio annuo di circa 20.000 euro (19.600 euro per la precisione).
Il Palazzetto dello sport, purtroppo ogni anno chiude con un bilancio di perdita, dovuto principalmente all’elevato costo delle utenze di luce (quasi 1.000 euro/mese) e gas (quasi 1.200 euro/mese). Qui occorre attuare una riorganizzazione nella gestione a partire dalle prenotazioni che devono comunque garantire ai genolesi una prelazione per l’utilizzo. Sarebbe opportuno aumentare le tariffe, sono basse rispetto ad altri esercizi simili nelle vicinanze: andrebbero aggiornate, cercando di mantenere un prezzo più contenuto a favore dei residenti. Per la riduzione dei costi di riscaldamento, sarebbe importante cogliere l’occasione di eventuali finanziamenti per la coibentazione della struttura.


6- Vorremmo richiamare ora la vostra attenzione sulla promozione delle attività culturali. Dal nostro punto di vista è una questione che a Genola va considerata da due punti di vista.
-   Il primo è quello di una idea che possa valorizzare il Comune rendendolo attraente dal punto di vista culturale anche per le realtà circostanti, puntando sulla sua felice collocazione geografica.
-  Il secondo è quella dell’offerta culturale che viene rivolta agli abitanti del paese. Di iniziative cioè che non siano occasionali e sporadiche, ma che puntino a ravvivare il paese e a coinvolgerne attivamente le famiglie e le varie fasce di età. A fare insomma di Genola un paese “bello da vivere e stimolante per crescere”.

-    Con riferimento a questi due aspetti quale idea avete ?
-   Quale idea avete al riguardo circa un progetto globale per la gestione del complesso della “Finestra sul Castello” che non pochi invidiamo a Genola


ANALISI
Abbiamo già sperimentato in passato quanto sia difficile proporre eventi culturali, perché si finisce a fare i conti con la realtà dei costi di realizzazione (basti pensare la SIAE) e con quella della partecipazione (se la gente non partecipa i costi diventano insostenibili). Non sempre si riesce a centrare una proposta che sia in grado di raccogliere un adeguato numero di presenze.

FIGURE DI RIFERIMENTO
A Genola abbiamo molte figure tecniche. Per formulare adeguate proposte culturali servirebbero anche specifiche figure attinenti alla sfera umanistica e artistica, in grado di suggerire eventi culturali e in grado di coinvolgere le persone alla partecipazione.

PROPOSTA: UN NOSTRO PROGETTO CULTURALE
Un progetto culturale, che potrebbe davvero portare Genola alla ribalta, ce l’abbiamo e ci sto lavorando personalmente (per quello che posso) con Mauro Olivero (presidente associazione La Granda - attuale come consigliere comunale), che mi ha aiutato nella stesura del programma elettorale.
Stiamo parlando di Cultura ed Educazione Alimentare. Siamo un piccolo paese di origine agricola, da lì veniamo. Abbiamo la fortuna di ospitare un Presidio Slow Food che a breve vuole insediare, col patrocinio della Regione Piemonte, proprio a Genola, una Scuola di cultura alimentare. Pensate a quanti progetti culturali potranno partire con i ragazzi delle scuole, o coinvolgendo le famiglie!
Credo che il Comune ha una grande occasione di creare una sinergia tra pubblico e privato: potremmo lanciare eventi culturali o gastronomici di forte richiamo, portare benefici alle nostre aziende e alla nostra comunità.

FINESTRA SUL CASTELLO
A tal riguardo cosa volete che vi dica?!
Sono stato proprio tra gli ideatori di quest’area: era un’area dismessa quando all’inizio del mandato del sindaco Piermarco Aimetta, con Gianfranco Capello vice-sindaco, abbiamo ideato il progetto (di cui ho curato il preliminare), che poi si è realizzato in tempi rapidi.
Progetto globale?
Non la farei più difficile del dovuto. E’ un’area flessibile e polifunzionale, aperta a svariate soluzioni e tale deve rimanere. Le regole ci sono, si possono anche ridiscutere. Si tratta solo di sederci un attimo tutti assieme, associazioni comprese, e fare chiarezza. Troviamo assieme il modo di operare di più e meglio, non limitiamoci a vicenda. Ne abbiamo da guadagnare tutti!


7-  Trasparenza e partecipazione sono temi ricorrenti nei programmi di chi si candida ad un incarico amministrativo. Al riguardo, a nostro avviso, è decisiva non solo una informazione puntuale circa le decisioni prese, ma il modo con cui si arriva a prenderle. In particolare il coinvolgimento preventivo di quanti nella Comunità locale svolgono nei vari ambiti un qualche ruolo attivo a titolo volontario.
Come immaginate un processo decisionale che valorizzi nelle decisioni la partecipazione attiva di questi soggetti?
 

LA BUONA RIUSCITA DI UN PROGETTO: IL METODO
Trasparenza e partecipazione. Per me, architetto, è la base della riuscita di un progetto pubblico. Questa tematica mi sta molto a cuore. Come potete vedere l’abbiamo messa come primo capitolo del Programma (comunicazione).
Curandomi di professione anche di Lavori Pubblici, conosco bene tutta quella fase di concertazione, di raccolta di informazioni, di analisi preliminare, di coinvolgimento dei soggetti interessati, che contraddistingue il processo decisionale. E vi assicuro che è la fase più interessante del lavoro; redatto il progetto preliminare, che in un’opera pubblica è l’essenza vera e propria del progetto, il resto diventa il più delle volte “ordinaria amministrazione”, quasi una routine.
In tutti gli aspetti della vita pubblica dobbiamo imparare ad utilizzare questo metodo. Per farlo abbiamo bisogno di nuovi strumenti:

LO STRUMENTO
L’idea del BLOG, per quanti di voi l’hanno già visitato, è quella di creare un vero e proprio diario dell’amministrazione online. Il blog raccoglie tutte le iniziative (in forma di POST) che si stanno seguendo. E’ possibile commentare e condividere, diffondendo l’informazione attraverso i canali dei “social network”, con cui ormai abbiamo molti di noi hanno buona dimestichezza. Tutto questo seguirà in parallelo le modalità tradizionali di confronto: le giunte, i consigli comunali (prevedendo ogni tanto di proporlo in modo allargato alla popolazione), le consulte, gli incontri con le associazioni e le diverse categorie.

COMITATO
Per quanto riguarda le tematiche più vicine a Voi, delle associazioni che ci avete invitato, mettiamo in piedi quello che vi dicevo prima: un COMITATO DI COORDINAMENTO per le politiche sociali. Stabiliamo lì un primo momento di confronto, di partecipazione attiva e di coinvolgimento al processo decisionale.

GLI OBIETTIVI
Qui non si tratta di “temi ricorrenti nei programmi”, come se fosse un semplice riempitivo per abbellire i volantini di una campagna elettorale. Qui si tratta di metodo e di raggiungere degli obiettivi! Per me, come amministratore, il fine rimane sempre quello: la buona progettazioneOggi dobbiamo confrontarci con risorse economiche ristrette, quindi dobbiamo progettare bene per destinare le risorse in modo mirato. Avere buoni progetti e fare sistema (e senza partecipazione e comunicazione non fai sistema!) significa anche aumentare le possibilità di accesso ai finanziamenti: un altro obiettivo!


8-  L’ultima domanda riguarda le risorse finanziarie. Il bilancio è in ordine, ma è indubbio che alcuni interventi di cui abbiamo parlato (e quelli ipotizzabili per  altri ambiti) possono richiedere nuovi investimenti o risorse aggiuntive per la loro gestione.
Voi quali scelte pensate di fare per il reperimento di risorse aggiuntive e quale criterio pensate di utilizzare nel decidere le priorità nella spesa ?

     
OTTIMINZZARE I COSTI
Innanzitutto prima di cercare risorse aggiuntive vorrei continuare ad ottimizzare i costi e la gestione delle realtà presenti. In questo credo che l’assessore Matteo Ceirano abbia svolto un lavoro eccellente, anche con il coinvolgimento della popolazione, facendo leva sul volontariato (vero esempio di partecipazione attiva!). Se noi riusciamo a contenere le spese è chiaro che permettiamo alle attività il loro proseguimento e, magari, utilizziamo il risparmio per intraprenderne di nuove. Non diamo per scontato questo aspetto, dietro ci sono delle competenze e c’è un gran lavoro!

POOL DI ESPERTI
Pool di esperti... Chiedo scusa al Dott. Morelli se cito il suo programma, ma lo faccio in buona fede! Perché ritengo che per l’accesso ai finanziamenti serviranno sempre di più professionalità, competenze ed esperienzaAll’interno della mia lista qualche esperto per fortuna ce l’abbiamo:
-  Io, da architetto, ho fatto spesso ricorso ai bandi Regionali o dell’UE per lavori pubblici (ce ne sono di tutti i tipi, cambiano in continuazione);
-   Matteo Ceirano, commercialista, sa anche il fatto suo!
-  Davide Origlia, assessore, anche ne sa qualcosa, avendo spesso accompagnato associazioni e consorzio nella compilazione delle domande.
-   Mauro Olivero, da fuori continuerà a darci una mano per il settore agroalimentare.
-   … e come lui spero tanti altri, gente valida in paese ne abbiamo!

BUONA PROGETTAZIONE
Certo è, torno a ribadire, che dobbiamo imparare a fare buona progettazione, in tutti i settori. Questa è una mancanza nostra, da italiani! Se vogliamo siamo bravissimi a progettare, forse anche meglio di altri. Il problema non riguarda la nostra professionalità, ma la nostra organizzazione. Certi bandi, soprattutto quelli derivanti dall’accesso ai Fondi Strutturali Europei (FSE - FESR), richiedono un livello di progettazione che non possiamo raggiungere senza politiche di programmazione territoriale e politiche sociali di vasta scala. In questo la Regione gioca un ruolo fondamentale, perché traduce in attuazione molti dei principi della Comunità Europea. Importante sarà anche il riassetto Provinciale, bisognerà capire che ruolo avranno i comuni: ho sentito parlare, in altre campagne elettorali, di uffici di progettazione territoriali per le politiche locali. Ipotesi…
Ma l’aria che tira è questa, e penso di rappresentare quella generazione adatta a questo nuovo modo di operare e di fare sistema!


Un appello conclusivo a discrezione del candidato
(3 minuti a candidato)


Appello…
Ormai sono stanco di parlare, e penso che lo siate anche voi di sentirmi!

Abbiamo speso parole su partecipazione e cittadinanza attiva.
Andare al voto significa anche questo.
Fatelo con coscienza, date le preferenze ai candidati!

Per quanto riguarda me,
chi non mi conosceva bene magari un’idea se la sarà fatta.
Qualche competenza ce l’ho, la voglia non mi manca, il coraggio nemmeno.
Fare il Sindaco può far parte della vita,
non lo vedo come niente di eccezionale, nessun fenomeno…
Mi piace essere così, semplice e umile.
Un’architetto-operaio!  

Spero che il nostro Programma rispecchi le Vostre aspettative.
Ci è costato impegno e lavoro,
abbiamo cercato di tradurre i buoni propositi in azioni concrete,
nel limite delle nostre capacità.

Credo molto nella gruppo che abbiamo formato.
E’ una lista di persone competenti, persone oneste, di gente operosa.
Ne vado fiero.

Un saluto a tutti Voi.
Grazie
E buona festa!



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