CASA DI RIPOSO: punto della situazione


di Stefano Biondi


Il bando per l'affidamento del servizio della casa di riposo “Giovanni XXIII”, comprensivo della realizzazione dei lavori di ristrutturazione dell'immobile, ha avuto buon esito. Abbiamo ricevuto un'offerta da parte della cooperativa Valdocco di Torino.
Non mi sembrava opportuno scrivere in merito prima dell'esito della gara, per non correre il rischio di interferire con l'iter del bando; mi sono limitato a rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, senza far trasparire considerazioni di tipo personale. Con questo vorrei spiegare un "silenzio" non dettato dalla poca sensibilità sul tema, sul quale invece di tempo e impegno ne è stato speso parecchio, da parte mia e dell'intera Giunta. Ora possiamo fare un piccolo riepilogo e il punto della situazione.

1) UN PO' DI STORIA
La struttura è gestita prima dall’ex USSL 61 e successivamente dal Consorzio Monviso Solidale a partire dal 2000. Verso la fine del 2008, il “Monviso Solidale” decide di dismettere la gestione diretta, rimettendola nelle mani del Comune, proprietario dell’immobile ed intestatario dell’autorizzazione al funzionamento. Il Comune, alla ricerca di un nuovo gestore, trova inizialmente la disponibilità dell’ente Opera Pia “S. Anna" di Fossano e di seguito quella del Consorzio Obbiettivo Sociale (2010), che ancora oggi conduce il servizio (contratto temporaneo in scadenza al 31.12.2014)

2) IL PROGETTO E IL BANDO
La struttura della Casa di Riposo necessita di un adeguamento normativo, occorre ristrutturare l'immobile. Il Comune di Genola, proprietario dell'immobile, si adopera pertanto a redigere un progetto di ristrutturazione (con ampliamento) ottenendo a fronte di tale impegno una proroga a continuare l'esercizio fino a Marzo 2016. Le opere previste richiedono un impegno di spesa pari a 2.838.000 €, cifra che il comune non ha la possibilità di sostenere; si cerca quindi, attraverso un bando pubblico, un operatore interessato alla gestione del servizio che si faccia carico dei lavori di ristrutturazione. Il bando è stato redatto a Maggio 2014. A Luglio 2014 tre società manifestano il loro interesse per il bando, parte la procedura di gara, ma a Settembre 2014 nessuna di esse produce un'offerta. 

3) RIEDIZIONE DEL BANDO
A seguito del bando andato deserto si individuano 2 possibilità: continuare all'interno dello stesso bando, aprendo una fase di negoziazione per poi riformulare le richieste, oppure chiudere la procedura e comporre un nuovo bando, nel quale, in sintesi, si chiederebbe ai partecipanti di produrre un progetto loro, di servizio e di ristrutturazione. 
Questa seconda ipotesi, avrebbe prodotto come effetto immediato la perdita di tutte le spese effettuate per redigere il primo bando (istruttoria, consulenze e progettazione); inoltre nulla di oggettivo avrebbe consentito di valutare i tempi e gli esiti di questa nuova procedura. 
Si decide quindi di puntare sull'impostazione del primo bando, cercando di individuarne i punti critici e di riformulare i criteri alla base dell'offerta. Nel mese di Ottobre si apre una fase interlocutoria. Attraverso un nuovo invito pubblico, circa una decina di società interessate si presentano in Comune per "negoziare", analizzare il bando, manifestare perplessità e suggerimenti. Si procede a comporre la nuova base dell'offerta: vengono riformulati i diversi punti oggetto di gara, cercando di salvaguardare da un lato l'interesse pubblico e di agevolare dall'altro l'accesso delle società interessate. Nel mese di Novembre viene pubblicato il nuovo invito a presentare offerte. Il 2 dicembre viene depositata in via definitiva una sola offerta, da parte della cooperativa Valdocco.

4) SITUAZIONE ATTUALE
Il 3 dicembre si affida in via provvisoria l'aggiudicazione della gara a Valdocco. Solo a seguito di opportune verifiche e di nuovi documenti da produrre si arriverà all'aggiudicazione definitiva e alla stipula del contratto, indicativamente verso Febbraio 2015.
Il 5 dicembre abbiamo incontrato il Presidente di Valdocco per conoscerci e per valutare insieme il da farsi. Il 31 dicembre 2014 scade il termine di affidamento del servizio dato in gestione alla cooperativa attuale. Occorre al più presto decidere se prolungare per qualche mese l'attuale gestione o se individuare già con l'inizio del nuovo anno il subentro della nuova cooperativa. Abbiamo chiesto a Valdocco un referente tecnico, in modo da aprire un tavolo di lavoro e di collaborazione per accompagnare questa delicata fase di cambio di gestione.
Il 10 dicembre abbiamo incontrato la referente di Valdocco, con la quale abbiamo visitato la Casa di Riposo, visionato i piani operativi, incontrato i residenti ed alcuni dipendenti.
L'11 dicembre con il sindacato CGIL abbiamo incontrato i dipendenti per fornire chiarimenti e per confrontarci sul loro futuro.
Il 15 dicembre torneremo in struttura con la referente di Valdocco, che nel frattempo sta approfondendo la documentazione tecnica acquisita, per cercare di fissare impegni e scadenze.


In questa fase l'Amministrazione si impegna a supportare il passaggio di consegna per il proseguo del servizio di gestione della Casa di Riposo, nell'interesse dei lavoratori, dei residenti e dei loro parenti. Valuteremo insieme alle società e alle parti chiamate in causa le tempistiche e le metodologie di tale operazione, cercando di individuare una strada concertata e ragionevole.

L'Amministrazione infine ringrazia tutti coloro che hanno contribuito finora alla sopravvivenza della nostra Casa di Riposo. In molti hanno sostenuto la causa e si sono resi disponibili.
Su tutti, personalmente, voglio ringraziare coloro che in questi mesi mi sono stati più vicino, mi hanno consigliato e supportato spontaneamente:
  • Fabrizio Cravero, attuale direttore della struttura, per il lavoro svolto dentro e fuori la casa di riposo, per il contributo, la competenza e l'energia con cui ha sostenuto il Comune in tutte le fasi di sviluppo di questo lungo iter;
  • Gianfranco Capello, che da sindaco ha avuto il difficile compito di tracciare un percorso per salvare la struttura, e da ex-sindaco ha continuato a sostenere l'Amministrazione, sempre;
  • Piermarco Aimetta, che - anche lui - ha seguito le vicende della casa di riposo prima da sindaco e poi da ex, mettendo in campo la sua tenacia e la sua competenza tecnica;
  • Giovanni Quaglia, che da sindaco ha visto sorgere la struttura e ancora oggi sente il dovere e il piacere di contribuire al suo mantenimento.







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