8 MARZO: a teatro con "Mai+Sole"



DOMENICA 8 MARZO 2015 - h. 17,00

In occasione dell'8 MARZO - FESTA DELLA DONNA (link) il Comune di Genola organizza un evento di sensibilizzazione sul tema della violenza subita dalle donne, argomento purtroppo sempre di grande attualità.

Alle ore 17, presso il Teatro Comunale, andrà in scena "Ho fatto qualcosa di buono", spettacolo della compagnia teatrale "PRIMOATTO" di Saluzzo a favore dell'associazione di volontariato "MAI+SOLE" di Savigliano.


Lo spettacolo, drammatico, porterà in scena il tema della violenza in "uno spettacolo fatto dalle donne per le donne, e per tutti coloro che hanno voglia, bisogno o paura di affrontare uno dei temi più attuali, urgenti e delicati di sempre." 

Per l'occasione, l'Associazione Genitori "In Cortile" di Genola ha promosso ed organizzato un servizio di animazione per i bambini all'interno dell'area "Finestra su Castello", essendo lo spettacolo teatrale poco indicato per i più piccoli.

L'Amministrazione ringrazia tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione dell'evento e in particolare tutti i volontari che prestano il loro impegno a sostegno delle donne.
Con l'occasione si rivolge:
  • un augurio a tutte le donne
  • un augurio particolare alle donne vittime di violenza 
  • un monito agli uomini, affinché prevalga sempre la ragione e il rispetto
  • un grazie a tutte le donne che contribuiscono, anche con la loro femminilità, a rendere il nostro mondo migliore.

Si ricorda che l'evento, con ingresso libero e offerto gratuitamente alla nostra comunità, è finalizzato al sostegno delle attività dell'associazione "Mai+Sole". Si ringrazia pertanto tutti coloro che si renderanno partecipi e che vorranno contribuire spontaneamente all'iniziativa.


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COMPAGNIA "PRIMO ATTO"


Ho fatto qualcosa di buono: recensione
di Micol Midulla

Lei  ha trentanove anni.
E' vedova e ha quattro figli.
Le è sempre piaciuto bere.
Lei è un'alcolizzata.
E poi c’è Lui.
Bello, alto, sicuro di sé, il più ambito della compagnia. E lei è riuscita a sposarlo.
Ha sfidato la sua famiglia, ha avuto l'uomo che desiderava e che ama, ama, ama con tutta se stessa, anche quando sbatte nelle porte.
Anche quando finalmente lo caccia di casa e cerca di riprendersi la sua vita, di salvare quella dei figli.
Non è un'eroina. Non si fa piacere, a volte suscita una sorta di tenerezza, ma in genere risulta sgradevole, respingente. E' una donna alla deriva, persa nel delirio della dipendenza, incapace di scendere dalla giostra dell'autodistruzione.
Eppure non è possibile non schierarsi dalla sua parte, quella parte di donna fragile, di donna debole e poi miracolosamente forte che riesce a buttare fuori di casa l'uomo che per tanti anni l'ha picchiata, torturata, violentata, umiliata.
Lei smette di sbattere nelle porte, e di pretendere che gli altri le chiedano qualcosa che non è pronta a dire. Finalmente racconta il suo dramma in un toccante monologo a cinque voci. La sua storia non finirà con l'aver sbattuto fuori il marito, ha ancora tanto da fare per sé e per i suoi figli, ma di una cosa è certa: lui in quella casa, in quella vita, non tornerà.
Abbiamo cercato di dare voce alle donne vittime di violenza e abuso, ripercorrendo il tortuoso cammino di una di loro, dall'innamoramento giovanile alla finale autodistruzione, passando per la disillusione, le botte, la liberazione.
Una di quelle storie di brutale violenza e strisciante solitudine che nessuno di noi ha mai voglia di ascoltare, e che sentiamo ogni giorno, in ogni posto..anche a casa nostra.
Uno spettacolo fatto dalle donne per le donne, e per tutti coloro che hanno voglia, bisogno o paura di affrontare uno dei temi più attuali, urgenti e delicati di sempre.
Uno spettacolo che vuole essere riflessione, denuncia, prevenzione.
Uno spettacolo per ogni LEI che ognuno di noi ha incontrato o potrebbe incontrare, per tutte le LEI che ancora sbattono nelle porte, per le LEI che quelle porte saranno un giorno in grado di evitarle.


Nota del Regista: Annachiara Busso
Preparare questo spettacolo è stato un’esperienza unica, fatta di sensibilità e di coraggio. Le attrici, straordinarie,  si sono messe in gioco senza timori su un testo  difficile per una donna: portare in scena la violenza presente nella case senza minimizzare, né cercare pietà, è una sfida unica. Ma non vogliamo spaventare il pubblico: è uno spettacolo fruibile e diretto seppur su un tema altamente drammatico. Da regista non posso che ringraziare le ragazze che hanno condiviso con me quest’avventura e l’associazione MAI+SOLE per averci accolto e accompagnato, ma soprattutto per il fondamentale servizio che offre.

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"MAI+SOLE"
Associazione di Volontariato


Commento del presidente: Fiorito Adonella
Mai+Sole, da anni operativa sul territorio, ha accettato con entusiasmo questo nuovo modo di mettersi in gioco condividendo con le attrici la nostra esperienza fatta, sì di momenti difficili, ma con grandissime soddisfazioni, quando capisci di essere un punto di riferimento importante e di aiuto. Siamo curiose di vedere il lavoro finito e sicure che, come sempre, ne usciremo più ricche e convinte. Solo se uniamo le forze si potrà dire: basta alla violenza !!!


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