TAGLI: la protesta dei sindaci della Provincia di Cuneo

A fronte dei continui tagli imposti dal Governo - per il Comune di Genola solo nel 2015 si tratta di ulteriori 100.000 € - in questi giorni i SINDACI della nostra provincia, e non solo, sono chiamati a manifestare il loro disappunto e la preoccupazione per la sopravvivenza dei nostri Comuni.


28 MAGGIO 2015

l’Assemblea dei Sindaci della Provincia di CUNEO ha organizzato una protesta presso il PARCO DELLA RESISTENZA  a Cuneo, giovedì 28 alle ore 18,  sia per sostenere le ragioni della nostra Provincia che quelle dei Comuni di fronte ai continui tagli lineari da parte del Governo centrale.
Alla manifestazione hanno partecipato circa 180 comuni su 251, oltre il 70%



2 GIUGNO 2015
Protesta davanti alla Prefettura di Cuneo - iniziativa indetta dall'ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni)

Comunicato ANPCI (sintesi):
Manifestazione indetta in occasione della “FESTA DELLA REPUBBLICA” di cui i PICCOLI COMUNI sono tassello fondamentale  (Costituzione italiana, articolo 114); protesta riguardo:
  • I continui tagli ai trasferimenti di risorse economiche che ci obbligano a ridurre i servizi minimi indispensabili;
  • L’accorpamento obbligatorio che non genera risparmi, ma costi aggiuntivi e che non genera alcun effetto positivo sui nostri piccoli comuni, perché, come dimostrano i dati, non migliora la gestione del territorio, ma lo desertifica incrementando lo spopolamento. Addirittura si parla di ridurre i comuni dagli attuali 8000 a 2500 attraverso unioni e fusioni da 15000/20000 abitanti in su. 

All’amministrazione dello Stato, che spende il 60% delle risorse, è stato imposto un taglio pari a € 700 milioni;
Alle Regioni, che spendono il 21% delle risorse, è stato imposto lo stesso taglio di € 700 milioni;
Ai Comuni, che spendono l’ 8% delle risorse, è stato imposto il medesimo taglio di € 700 milioni.
Un taglio così lineare e sperequato non si era mai visto ed è nuovamente previsto nella legge di stabilità del 2015.

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P.S.
La nostra Amministrazione esprime piena condivisione di tutti gli argomenti esposti oggetto della protesta e riconosce le difficoltà dei Comuni e della Provincia causate dalle ultime manovre del Governo.
Riguardo alla richiesta inviataci dall'ANPCI di coinvolgere la popolazione, ci limitiamo ad un'informativa sintetica, senza intraprendere iniziative maggiori; riteniamo che se il Governo si lamenta, la Regione si lamenta, la Provincia si lamenta... e anche i Comuni si lamentano... si rischia solo di allontanare i cittadini dalla politica.
In alternativa alla protesta saremmo aperti ad azioni più incisive per farci ascoltare dal Governo. Un'idea potrebbe essere quella di sforare tutti insieme il patto di stabilità! magari qualcuno se ne accorge...



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